DOMENICA
Come odio la domenica
Migrante dei desideri
Pigra mentre scorre veloce
Odio la domenica per il suo tempo sospeso
La rimpiango mentre si fa lunedì
La poesia è linguaggio mai banale, assorta contemplazione, sguardo rivolto a se stessi, ma anche al mondo. Può quindi farsi riflessione dolente e meditabonda, esprimere un grido, o un’estasi, o anche un’invettiva. La poesia esce da mille ruscelli dell’anima e dalla vita quotidiana; la si trova su un ritaglio di giornale, su libri preziosi o, magari, su una pagina web. Le poesie che pubblichiamo oggi sono di Anonimo. Colpiscono le immagini utilizzate e la capacità di evocare sentimenti e desideri. Un senso nascosto delle cose, quieto, sensuale
TI AMO
Ti amo come luce sottile si infiltra al mattino
con lamelle dorate
e avvolge di me di te
ciò che il mondo suggerisce
IO E TU
Io sono scrigno e tu ladro,
sono acqua e tu corallo.
VORREI CHE TU SAPESSI
Vorrei che tu sapessi
Il mio desiderio incorrotto
La mia fede ridestata
Come schegge di corteccia
Nel sole giovane che adesso adombra
Collina, campo e sentiero
Amore adesso abiti
memoria e presente
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