Quando un componimento diventa di poesia? Quando, con parole dense di significato, con immagini essenziali eppure vive, palpitanti, riesce a suggerire un mondo di emozioni, che riguardino la ricerca esistenziale, oppure semplicemente un moto passeggero dell’animo, un battito di vita: uno squarcio di esistenza,insomma. Tale è la poesia di Bertolt Brecht che proponiamo. Il poeta, in poche righe, riesce ad esprimere compiutamente il senso di fugacità, di inutilità della vita, dell’insoddisfazione che rode, costante. Tutto, in questa poesia, si accentra attorno ad un’immagine: una ruota da cambiare, che viene ad assumere quasi un valore metafisico. Il poeta osserva questa ruota, simile, con il suo muoversi e girare continuo, alla propria vita, e l’insoddisfazione dilaga: “non sono contento di dove vengo,/non sono contento di dove vado". Par quasi di vedere il poeta stanco, deluso, seduto a meditare sulla propria vita,vista e riassunta nella ruota attorno a cui si affaccenda il guidatore. Come una grande ruota mossa indipendentemente dalla sua volontà, così la vita del poeta negli anni: prima nella sua terra natale, in Germania dove ha lottato contro il nazismo, poi in esilio, in Francia, Inghilterra, America. "Non sono contento”, dice. È qualcosa di ancora diverso dal disperato senso della vita che hanno i suoi avventurieri, i suoi straccioni, la sua "corte dei miracoli". Forse, è il senso di insoddisfazione che viene quando si è creduto fermamente in qualcosa - nel suo caso, nel socialismo – e, con l'andar degli anni, ci si pone domande sul senso della lotta e della militanza. Ma ecco che, proprio all'ultimo verso, una luce, uno sprazzo di vita illumina tutto, memoria retrospettiva e realtà presente,e lo riscatta: il poeta si accorge di guardare con impazienza il cambio della ruota. Di nuovo la ruota, di nuovo questo motivo centrale, ma ora non si tratta più di un pigro e inutile movimento: il poeta è impaziente che riprenda a girare, questa ruota simbolo, che racchiude in sé sia la ruota dell'auto, sia la ruota della propria vita; è impaziente di riprendere il viaggio,è curioso di sapere dove la ruota lo porterà. Scontento e insoddisfazione sono ancora lì, ma il poeta non lascia che lo condizionino, che lo fermino: ora vuole andare.
Il guidatore cambia la ruota.
Non sono contento di dove vengo,
non sono contento di dove vado.
Perché guardo il cambio della ruota
con impazienza?”
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