venerdì 25 novembre 2011

Saffo

O conchiglia marina, figlia
Della pietra e del mare biancheggiante
Tu meravigli la mente dei fanciulli

Un’immagine da favola, in cui una conchiglia, raccolta tra la spuma dell’onda marina, è vista con l’occhio stupito del bambino che scopre con animo puro le piccole meraviglie della natura. 

Già sulle rive dello Xanto ritornano i cavalli;
gli uccelli di palude scendono dal cielo,
dalle cime dei monti
si libera azzurra l’acqua e la vita
fiorisce e la verde canna spunta.
Già nelle valli risuonano
Canti di primavera


Torna la primavera, con i suoi fremiti di vita e di gioia. Per esprimere questo gioioso ritorno il poeta accosta delle immagini nitide e semplici. Due soli sono gli aggettivi: “azzurra” è l’acqua e “verde”  la canna. Tra questi due colori risuonano canti di primavera e tornano i cavalli a pascolare, sulla riva del fiume, e tutto è movimento e vita; l’acqua si libera dai ghiacci che la tenevano prigioniera, e la vita rifiorisce.


Tramontata è la luna;
tramontate sono le Pleiadi
è mezzanotte; l’ora passa;
e io sono qui, sola …
Gioia di vivere non ho più,
voglia di morire mi prende
e di vedere i loti freschi di rugiada
sulla riviera d’Acheronte
Vespero, stella d’amore,
di tutte le stelle tu sei la più bella.
Stella del vespero, tutto riorti
Quanto disperse la lucente aurora,
riporti l’agnello,
riporti il capretto,
riporti il figlio alla madre …


Non sappiamo di quali componimenti facessero parte questi frammenti di Saffo. C’è in tutti una grande semplicità e una purezza dell’immagine: poche parole bastano a creare un sentimento e a creargli uno sfondo naturale, ricco di suggestione, in un modo che ricorda la poesia più moderna. Eppure, siamo tra il VII ed il VI secolo avanti Cristo, lo stesso periodo in cui visse Alceo

sabato 19 novembre 2011

IO NACQUI CIECA - Edgar Lee Masters

Abbiamo già parlato dell’”Antologia di Spoon River” del grande poeta statunitense Edgar Lee Masters. Un cimitero in collina, ciascuna tomba un epitaffio: poche parole con le quali chi non è più (il poeta per loro) dice di sé qualcosa. Sulla collina riposa Lois Spears: la natura non le è stata benigna, era nata cieca. Ma il suo coraggio, la sua serenità, la sua gioia di amare e di essere amata avevano fatto di lei una donna forte e felice, una vittoriosa nella vita.


“Qui giace il corpo di Lois Spears,
nata Lois Fluke, figlia di Willard Fluke,
moglie di Cyrus Spears,
madre di Myrtle e Virgil Spears,
bimbi dagli occhi limpidi e il corpo sano-
(io nacqui cieca).
Fui la più felice delle donne
come moglie, madre e donna di casa,
curando i miei cari
e facendo della casa
un luogo d'armonia e di ospitalità generosa:
passavo per le stanze
e il giardino
con un istinto infallibile quanto la vista,
come avessi gli occhi sulla punta delle dita.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli”.

venerdì 11 novembre 2011

BIONDO ERA E BELLO E DI GENTILE ASPETTO- Dante Alighieri

Questa volta parliamo di uno dei personaggi più famosi della “Commedia” di Dante, Manfredi. Nell’Antipurgatorio, sulla spiaggia che circonda l’altissimo monte nelle cui cornici le anime si purificano dei peccati commessi sulla Terra, Dante incontra una schiera di spiriti: uno di essi si rivolge al poeta e gli chiede se lo riconosce. È Manfredi di Svevia: egli narra la storia della sua morte e della sua salvazione col tono pacato di chi è passato dalla vana superbia della regalità alla consapevolezza della infelice condizione degli uomini, i quali, travolti dalle passioni, commettono “orribili peccati” e dimenticano il volto misericordioso di Dio. Dante dà alla vicenda di Manfredi un valore esemplare ed esprime in essa il senso della incipiente purificazione e del progressivo distacco del proprio animo dalle miserie della terra, nel momento in cui si accinge a salire, nella finzione poetica, il monte della purificazione, e conquista, nella realtà della sua vita, una superiore visione

Io mi volsi ver’ lui e guardail fiso:
biondo era e bello e di gentile aspetto,
ma l'un de' cigli un colpo avea diviso.
Quand’io mi fui umilmente disdetto
d’averlo visto mai, el disse: "Or vedi";
111e mostrommi una piaga a sommo ’l petto.
Poi sorridendo disse: "Io son Manfredi,
nepote di Costanza imperadrice; […]
Poscia ch’io ebbi rotta la persona
di due punte mortali, io mi rendei,
piangendo, a quei che volontier perdona.
Orribil furon li peccati miei;
ma la bontà infinita ha sì gran braccia,
che prende ciò che si rivolge a lei […].
Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto,
revelando a la mia buona Costanza
come m’ hai visto, e anco esto divieto;
ché qui per quei di là molto s’avanza.

venerdì 4 novembre 2011

VETRINA - Maurizio Cucchi

Non è detto che la poesia debba parlare della realtà, ma non è vero che non ne parli. Anzi, la poesia è realtà. Il linguaggio poetico dice il nostro vivere quotidiano, ma – e sta qui la cosa importante - da un altro punto di vista. Non fa forse parte del mondo quotidiano l’amore? Non ne fanno parte il rimpianto, la contemplazione della natura, l’addio, la felicità, la quiete? Il linguaggio della poesia mette in luce un particolare minimo, o una particolare luce, come se del fiore godessimo del pistillo, o della sera incantata quella particolare lama di sole che illumina una crepa del muro o una goccia di rugiada. È evocatrice, la poesia. Ho pensato ad un componimento poetico, quando ho saputo della distruzione in Lunigiana ed alle Cinque terre. Una poesia di Maurizio Cucchi, che dice un’idea di borgo e paese, orgoglioso e vero. Come quelli andati distrutti. Che troveranno in quell’”altrove ovunque” la forza di ricominciare. Tutti dovrebbero ascoltare e leggere poesia. E anche … “I politici dovrebbero ascoltare artisti e poeti perché sono il termometro del tempo”. Non ci credereste mai: sono parole di Karl Marx.

“Ma il borgo della mente è fonte fissa,
muri di via Varè, di via Candiani,
tra le pozzanghere, i cortili e l’officina
di Luigi Cucchi.
Via Verità, e la desolazione
onirica del borgo, orgoglio,
verità senza bellezza
che espone all’orizzonte la sua sottostoria
in un recinto fradicio,
in un altrove ovunque
non degno di memoria: impassibile,
senza pietà”.