Questa volta parliamo di uno dei personaggi più famosi della “Commedia” di Dante, Manfredi. Nell’Antipurgatorio, sulla spiaggia che circonda l’altissimo monte nelle cui cornici le anime si purificano dei peccati commessi sulla Terra, Dante incontra una schiera di spiriti: uno di essi si rivolge al poeta e gli chiede se lo riconosce. È Manfredi di Svevia: egli narra la storia della sua morte e della sua salvazione col tono pacato di chi è passato dalla vana superbia della regalità alla consapevolezza della infelice condizione degli uomini, i quali, travolti dalle passioni, commettono “orribili peccati” e dimenticano il volto misericordioso di Dio. Dante dà alla vicenda di Manfredi un valore esemplare ed esprime in essa il senso della incipiente purificazione e del progressivo distacco del proprio animo dalle miserie della terra, nel momento in cui si accinge a salire, nella finzione poetica, il monte della purificazione, e conquista, nella realtà della sua vita, una superiore visione
biondo era e bello e di gentile aspetto,
ma l'un de' cigli un colpo avea diviso.
Quand’io mi fui umilmente disdetto
d’averlo visto mai, el disse: "Or vedi";
111e mostrommi una piaga a sommo ’l petto.
Poi sorridendo disse: "Io son Manfredi,
nepote di Costanza imperadrice; […]
Poscia ch’io ebbi rotta la persona
di due punte mortali, io mi rendei,
piangendo, a quei che volontier perdona.
Orribil furon li peccati miei;
ma la bontà infinita ha sì gran braccia,
che prende ciò che si rivolge a lei […].
Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto,
revelando a la mia buona Costanza
come m’ hai visto, e anco esto divieto;
ché qui per quei di là molto s’avanza.
biondo era e bello e di gentile aspetto. che si può dir di più ?
RispondiEliminama la bontà infinita ha sì gran braccia,
RispondiEliminache prende ciò che si rivolge a lei.............questa frase da speranza a tutta l'umanità credente!!
versi che infondono speranza e fiducia del perdono. sono solo consolatori soltanto? Spero di no.
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