Abbiamo già parlato dell’”Antologia di Spoon River” del grande poeta statunitense Edgar Lee Masters. Un cimitero in collina, ciascuna tomba un epitaffio: poche parole con le quali chi non è più (il poeta per loro) dice di sé qualcosa. Sulla collina riposa Lois Spears: la natura non le è stata benigna, era nata cieca. Ma il suo coraggio, la sua serenità, la sua gioia di amare e di essere amata avevano fatto di lei una donna forte e felice, una vittoriosa nella vita.
“Qui giace il corpo di Lois Spears,
nata Lois Fluke, figlia di Willard Fluke,
moglie di Cyrus Spears,
madre di Myrtle e Virgil Spears,
bimbi dagli occhi limpidi e il corpo sano-
(io nacqui cieca).
Fui la più felice delle donne
come moglie, madre e donna di casa,
curando i miei cari
e facendo della casa
un luogo d'armonia e di ospitalità generosa:
passavo per le stanze
e il giardino
con un istinto infallibile quanto la vista,
come avessi gli occhi sulla punta delle dita.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli”.
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